La «Casa del Priore» è una casa porticata settecentesca piuttosto grandiosa, denominata in dialetto locale «al Priur», ipotizzabile dimora di un ecclesiastico Avogadro. Giace sulla Via Conte Avogadro, un tempo denominata strada del Priore.

La costruzione, inserita nel vigente P.R.G.C. in "aree con insediamenti di valore storico-artistico, ambientale e/o documentario (AIV)" possedeva dei caratteri architettonici che difficilmente risultavano compatibili con le attuali esigenze abitative.

Senza stravolgere tali caratteristiche, né alterare i canoni stilistici propri dell'epoca costruttiva, il progetto si propone i seguenti obiettivi:

Eliminazione delle superfetazioni che si sono succedute nel tempo.

Realizzazione di n. 16 unità abitative.

Frazionamento interno per la realizzazione di nuove unità abitative adattate alle aperture esterne esistenti e alle nuove facciate in progetto.

Inserimento di un nuovo collegamento verticale (ascensore) per migliorare l'accessibilità dello stabile.

Realizzazione di balconi a raso tali da dare appetibilità commerciale agli alloggi e da soddisfare i requisiti igienico sanitari circa la superficie aeroilluminante.

Recupero ai fini residenziali dei rustici attigui e dei sottotetti.

Edificazione di nuove autorimesse fuori terra.

La costruzione originaria non era dotata di autorimesse. Il progetto pertanto prevede la realizzazione di nuove autorimesse sul terreno di pertinenza a sud.

Restituizione di una superficie esterna fedele a quella attualmente esistente, con pareti in pietra a vista, con giunto stilato sulle facciate est, nord e ovest e con parete intonacata sulla facciata sud. 

Nuova sistemazione esterna, con la realizzazione di un nuovo ingresso carraio, in quanto l’unico ingresso carraio originario esistente risultava incompatibile con l'accessibilità veicolare, visto il calibro dello stesso, l’ingombro in altezza e la configurazione della via di accesso.